...Sfumature di rosso autunno...
Il tappeto di erba umida si è tinto di rosso su da Gaya. Ritagliarsi il giusto tempo per dialogare con la natura e concedersi attimi intensi di meraviglia passati respirando il profumo della terra, sono doni che auguro a tutti.
Un passo, un altro ed un altro ancora, spinti in forma lenta e con lo sguardo attento che cadendo giù, saltella da un'erba ad un’altra. Il gesto è spontaneo: mi piego sulle gambe e dopo poco, la mia cesta accoglie ciuffi verdi di nepetella, borragine selvatica, santoreggia e porcellana.
Si sente la mancanza di Teo, un cucciolo di setter inglese, che da solo è arrivato qui e da solo è andato via. Mi avrebbe accompagnata scodinzolando e abbaiando, nel consueto giro esplorativo, alla ricerca di qualcosa di succulento da trasformare in cucina!
Adesso invece si riesce ad ascoltare il silenzio, ed è un piacere farsi inondare dal suo incantevole mistero. In autunno è sempre tutto un po' più magico. Gli ulivi maestosi sembrano voler ingabbiare il cielo che si tinge di grigio e di nero, la rugiada imperla i fili dell'erba calpestati con gentilezza, le foglie del noce sembrano voler danzare prima di adagiarsi sull'erba morbida. Faccio un altro passo ed eccomi sotto l'albero dei cachi.... mi viene subito da dire: "che meraviglia"! Queste palle arancioni e rossastre appese sui rami in maniera disordinata mi mettono molta allegria.
Si percepisce aria di natale!!
Mi metto subito all'opera per la raccolta dei frutti: un toccasana per la salute. Ricchi di potassio, calcio, betacarotene (precursore della Vitamina A), vitamina C e altri sali minerali, con numerose proprietà benefiche, tra le quali il potenziamento del sistema immunitario per combattere raffreddori e sindromi influenzali, azione antiossidante, antinfiammatoria. Grazie alla buona quantità di fibra ed acqua che contiene ha anche proprietà lassative e diuretiche. Sconsigliati però per i diabetici e per chi ha problemi di peso eccessivo.
I frutti non maturi sono carichi di tannini quindi mangiarli è impossibile, li lascerò ben stesi e distanti l'uno dall'altro, all'aperto aspettando che si maturino. Quelli migliori invece, li userò per una torta buona da leccarsi i baffi!
Cosa ci serve:
- 600 gr di cachi maturi
- 150 gr di farina integrale
- 30 gr di farina di mais
- 4 cucchiai abbondanti di cacao amaro
- ½ cucchiaino di sale grosso
- 30 gr di zucchero di canna integrale
- 50 gr di latte di riso integrale
- 40 gr di olio di semi di arachidi
- 30 gr di farina di nocciole
- 30 gr di farina di mandorle
- 1 cucchiaino di cannella
- ½ cucchiaino di polvere di chiodi di garofano
- ½ cucchiaino di zenzero in polvere
- 20 gr di cioccolato fondente
Come si prepara:
Lavare e pelare i cachi, togliendo i noccioli (se presenti) e sfibrare velocemente il tutto con le mani, lasciando da parte il composto ottenuto. Mettere le nocciole e le mandorle nel tritatutto per crearne una farina. Unire in una terrina abbastanza capiente, prima gli ingredienti in polvere, poi i liquidi. Mescolare inizialmente con un cucchiaio poi con la punta delle dita fino a creare un crumble. Sminuzzare il cioccolato fondente ed amalgamarlo al composto. Mettere la carta forno, precedentemente bagnata e strizzata, in n una teglia 26 cm di diametro, spennellarla di olio e di zucchero di canna integrale, quanto basta per coprire in fondo. Procedere spargendo con uno strato di crumble (di circa 1,5 cm si spessore), il composto di cachi precedentemente preparato, e per finire un altro strato di crumble.
** Consiglio: se il crumble risulta poco legato, aggiungere 2/3 cucchiai di cachi in poltiglia e continuare a mescolare con la punta delle dita.
Infornare a 180 °C per 40' in forno ventilato e precedentemente riscaldato.
Servire una volta freddo.